Il Def si è espresso in maniera favorevole all’adeguamento delle pensioni d’invalidità, che dunque verranno ritoccate verso l’alto, per la gioia dei pensionati beneficiari. Tutto questo in considerazione che la mini riforma del sistema pensionistico è stata nuovamente messa da parte, per dare sfogo alle urgenti questioni legate alla crisi in Ucraina e la conseguente crisi energetica. Gli aumenti pensionistici sono previsti per tutti coloro che hanno un’invalidità certificata, dunque che sono beneficiari della pensione d’invalidità. L’aumento della pensione è una delle conseguenze dell’adeguamento degli assegni cui deve sottostare il sistema, deciso dall’INPS con la circolare n. 197 del 23 dicembre 2021. A predisporne l’esecutività sarà però il Parlamento, andando ad approvare uno dei 20 disegni di Legge. Gli adeguamenti però non saranno destinati a tutti i beneficiari delle pensioni, in quanto è necessario rientrare in determinate categorie ed essere in possesso di certi requisiti. Vediamo ora quali sono i requisiti per accedere agli aumenti di pensione previsti dall’INPS per coloro che sono beneficiari della pensione di invalidità. In primis deve ovviamente essere riconosciuto lo status di invalidità, ossia invalidi civili totali, ciechi assoluti e sordi. In seguito però vi sono anche dei requisiti di carattere economico che devono essere soddisfatti. Il reddito massimo di cui essere in possesso è di 8.583,51 euro per un pensionato solo e 14.662,96 euro per un pensionato coniugato. L’aumento previsto per il 2022 è dell’ordine dei 368,58 euro, al quale va aggiunta la maggiorazione di 291,69 euro, arrivando ad un totale di 660,27 euro.
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