L’aver accumulato 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini, e i 41 anni e 10 mesi per le donne, non è l’unico modo possibile per ottenere la pensione anticipata. Negli ultimi anni, infatti, sono state introdotte diverse alternative e novità: la pensione anticipata della legge Fornero, l’APE volontario o sociale, l’isopensione, Quota 100, la pensione anticipata per mansioni usuranti e per i lavoratori precoci, l’Opzione Donna. Tutte alternative che vale la pena analizzare. Innanzitutto, è bene sapere che la riforma Monti-Fornero del 2011 ha perfezionato quanto introdotto dalla riforma Dini, stabilendo un principio: l’età pensionabile viene e verrà spostata in avanti sulla base della speranza di vita, rilevata dall’ISTAT. Non solo: la Legge Fornero ha sancito anche il definitivo passaggio al sistema contributivo e ha eliminato la pensione di anzianità (che consentiva di andare in pensione a qualsiasi età, con 40 anni di contributi versati). Riforme successive hanno introdotto l’APE e la RITA, Quota 100 e Opzione Donna.
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