E’ una figura nata per consentire alle persone impossibilitate, di provvedere ai propri interessi. L’amministratore di sostegno riceve l’incarico tutelare di curare gli interessi personali e patrimoniali delle persone prive, in tutto o in parte, di autonomia psichica o fisica. Lo stesso può e deve fare ciò che serve per garantire la protezione e la qualità della vita dell’assistito (beneficiario), secondo i suoi bisogni e aspettative. L’amministratore di sostegno viene nominato dal tribunale su istanza dei figli, dei parenti, dei servizi sociali e/o del medico curante. L’amministratore di sostegno è gratuito tranne nei casi in cui la gestione del patrimonio dell’assistito sia particolarmente gravosa viene quindi stabilità un’ indennità dal giudice. Questa figura può : pagare le bollette, le spese correnti, vendere l’immobile e i beni del tutelato per provvedere al sostentamento dello stesso. Quest’ultima attività rientra nelle pratiche di amministrazione straordinaria, per le quali è necessaria l’autorizzazione del giudice tutelare. Per nominare l’amministratore di sostegno, ci si può rivolgere a : i servizi sociali del comune di residenza, le agenzie AMATI Live, il CAF o un legale di fiducia.
(I contenuti che trovate in questo articolo hanno il solo scopo di informare in modo semplice e diretto chiunque si approccia per la prima volta a questo settore, per necessità o interesse, senza voler esprimere un’opinione nè influenzare nessuno)
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