Per il biennio 2021-2022 l’Inps ha bloccato l’aumento dell’età per andare in pensione. I rilevamenti Istat pubblicati nel mese di ottobre 2019 hanno registrato un incremento della speranza di vita della popolazione minimo, quindi pari a zero, ai fini dell’adeguamento dei requisiti pensionistici.
La circolare numero 19/2020 “rende noto che, a decorrere dal 1° gennaio 2021, i requisiti di accesso ai trattamenti pensionistici adeguati agli incrementi alla speranza di vita non sono ulteriormente incrementati, così come previsto dal decreto 5 novembre 2019 del Ministero dell’Economia e delle finanze, di concerto con il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali”.
Questo significa che i lavoratori che hanno maturato i contributi e l’età per la pensione nel biennio 2021-2022 non avranno nulla da temere e vi potranno accedere senza alcun problema. Dal 2023 ci sarà un aumento dell’età pensionabile adeguato alla stima di vita dell’Istat.

 

(I contenuti che trovate in questo articolo hanno il solo scopo di informare in modo semplice e diretto chiunque si approccia per la prima volta a questo settore, per necessità o interesse, senza voler esprimere un’opinione nè influenzare nessuno)

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